Psittacidae
Sui Forpus xanthops e sugli Agapornis personatus
Credo, tutto sommato, di potermi definire un uomo estremamente fortunato.
Infatti, con molta probabilità debbo attribuire più che altro alla mia fortuna di aver potuto selezionare, anche grazie a nostra sorella Morte, un sempre più ristretto gruppo di Amici, intenditori, colti e di adeguate possibilità economiche con le mie stesse passioni in avicoltura.
A cominciare dal Dott. Maurizio Cimarelli, giornalista nonché appassionato in avifauna, ed il mio caro Amico Paolo Folloni, che per primo mi indirizzò verso l’allevamento degli Agapornis, non dimenticando il Dott. Fabio Pelicella che mi ha supportato con la sua estrema professionalità in questo campo per me completamente nuovo, Andrea Nardone, plurivincitore di innumerevoli gare nazionali ed internazionali ed il Dott. Massimo Zelli, al quale ho donato la mia collezione di Nigrigenis, con i figli dei quali ha vinto tutte le gare alle quali ha partecipato.
Trascuro intenzionalmente di parlare dei cosiddetti allevatori, in quanto la cosa mi disturba profondamente.
Con gli Amici Cimarelli e Nardone, approfittando della loro mania di girare il mondo degli allevatori, in Belgio, Germania, Olanda, Francia sono addivenuto ad un patto “sceleris”.
Infatti, nel loro peregrinare in Europa, per visitare i più grandi e famosi allevatori, essi scelgono ed acquistano i migliori soggetti sia per tipicità, bellezza, portamento e colori che io poi provvedo ad incrociare, ulteriormente selezionarne i capi migliori ed allevare una nuova selezione che si avvicina più possibilmente a quello che è l’ideale estetico della specie.
Rifiuto di partecipare, data la mia età, ma soprattutto il mio cattivo carattere, le mostre e le esposizioni sia nazionale che internazionali, delegando ai suddetti Amici, incombenze, oneri ed onori.
Il mio compito si esaurisce nell’allevare e nutrire il più scientificamente possibile tale riproduzione, infatti, dal prodotto delle mie coppie riproduttrici, quest’anno i Signori Cimarelli, Folloni, Zelli e Nardone hanno vinto nelle varie mostre ben più di 30 primi premi.
Per quanto riguarda l’allevamento dei Forpus Xanthops, il Dott. Cimarelli, quest’anno, essendo riuscito a mettere insieme in un paio d’anni di ricerche, qualche coppia dei suddetti Xanthops, che, traslocati in voliere a coppie, in circa due anni nulla avevano riprodotto; grazie alla compiacenza ed alla curiosità del Dott. Cimarelli, l’ho pregato di trasferire nel mio vicino allevamento, le suddette coppie, nutrendole nel modo più vario possibile aggiungendo all’alimentazione nr. 32 tra sali minerali e vitamine. Abbiamo avuto la gradevole sorpresa, dopo appena due mesi, a cominciare dal maggio 2011 ad oggi 10 dicembre 2011 di nr. 26 figli perfettamente impiumati ed autosufficienti, da poter esporre a ottobre- novembre all’età di 5-6 mesi e vincere il primo ed il secondo posto nelle mostre alle quali hanno partecipato; sfatando così la leggenda metropolitana della quasi impossibilità di allevare tale specie.
Ho sfatato inoltre la diceria che i genitori uccidessero spesso i figli, trasferendo senza inconvenienti gli stessi, una volta che i genitori avessero cominciato la cova successiva, in altra voliera.
Potendo disporre di abbastanza spazio, ho potuto costruire 34 voliere, dotate di acqua corrente e fognature, per evitare il ristagno dell’acqua in eccedenza, tutte all’aperto, ma protette da vento e pioggia, con ricoveri per i nidi in muratura.
Premetto che vivo sui Colli Albani ad un’altezza di circa 200 metri. In questi spazi, sempre con l’aiuto dei miei Amici, ho potuto collezionare Inseparabili Mascherati sempre seguendo i miei principi di selezione ed alimentazione, riservandomi, in fondo, solo il compito di bassa manovalanza, lasciando l’onere della selezione e la presentazione alle gare alla competenza e cortesia dei miei Amici i quali, in fondo sono i veri proprietari.
Confidando, nella mancanza di risposte a queste mie considerazioni, alle quali non risponderei, ritenendo che i ragli degli asini non arrivano in cielo, porgo, a chi li gradirà, i miei distinti saluti.
Gianfrancesco Vitali
