Il Loriculus galgulus

di George A. Smith

Lovebirds and Related Parrots - 1979

Il Loriculus galgulus - loricolo a corona blu - è un uccello piccolo ed elegante. Ha un peso di circa 30 g ed una lunghezza che oscilla intorno ai 13 cm.

Il maschio è di un verde intenso e brillante che assume una sfumatura giallastra nell'addome. Vi è una coroncina blu scuro sul capo ed un triangolo dorato sulla schiena. La gola mostra un bavaglino circolare rosso acceso e dello stesso colore sono il groppone ed il sopraccoda. Il basso dorso di un giallo puro e intenso. Sottocopritrici alari e superficie inferiore di remigranti e timoniere azzurro sbiadito. Il becco è in nero e sottile e l'iride di un bruno tanto scuro da sembrare anch'essa nera. Gli occhi appaiono particolarmente grandi e "notturni", anche perché contornati da un anello di pelle nuda nerastra. Le zampe, relativamente robuste, sono di un bruno carnicino chiaro.

La femmina è una versione sbiadita del maschio con verde meno puro e parti inferiori più giallastri. Il blu nel pileo e il giallo-oro nella schiena sono appena accennati, mentre il rosso nella gola e il giallo nel basso dorso mancano. Lo svedese Nørgaard-Olesen riferisce che due sue femmine, che si erano riprodotte nei due anni precedenti, acquistarono successivamente una macchia rossa nella gola, anche se non così precisa come nel maschio. Questo deve essere considerato un fatto normale per una certa percentuale di femmine mature.

I giovani sono coppie sbiadite della femmina adulta, con fronte grigio-azzurrastra e senza la coroncina blu e la marcatura gialla della schiena. Il groppone è verde con qualche piuma rosso sbiadito ai margini.

L. vernalis
L. vernalis

Distribuzione. Questa specie si colloca, geograficamente, tra il L. vernalis di India, Birmania e Thailandia, e le forme di Giava (L. pusillus), di Celebes (L. exilis e L. stigmatus) e delle Filippine (L. philippensis). Più esattamente vive nella penisola di Malacca (a sud del 10° parallelo N. circa), Singapore, arcipelago delle Anamba, Borneo, Sumatra e isolette i satelliti. Sarebbe interessante sapere se vernalis e galgulus sono separati da una qualche barriera geografica, all'altezza dell'istmo di Kra, o se esiste una zona di contatto dove eventualmente essi si ibridano.

Foto di Jonathan Cheah Weng Kwong
Foto di Jonathan Cheah Weng Kwong

Nell'ambito di questa vasta area il L. galgulus è comunque quasi ovunque. Le più forti concentrazioni si verificano ai margini delle foreste, nei giardini, nelle piantagioni e in generale nelle zone mediamente alberate a poca altitudine. Questi sono anche i luoghi dove si registrano i maggiori insediamenti umani.

In cattività il L. galgulus è onnivoro. In natura si nutre di piccoli semi, frutta matura, fiori, polline, netta e forse insetti. S. G. Eade (1977) cita un suo maschio che in voliera catturava le api per impossessarsi delle riserve di polline attaccato alle zampe posteriori degli insetti. Eade non ha avuto però occasione di osservare altri L. galgulus e L. vernalis fare altrettanto.

Comportamento generale. Il floricolo a corona blu è stato oggetto di uno studio da parte di Buckley (1968). Normalmente questo pappagallo riposa testa all'ingiù: una zampa sostiene il peso del corpo, l'altra a volte collabora, più spesso è ritratta contro l'addome. Durante il sonno gonfia il piumaggio e piega leggermente la testa verso l'alto. Non sembra giri ma il capo sotto l'ala se non quando, occasionalmente, dorme sul posatoi in posizione eretta. Il maschio in riposo può fare udire un cinguettio che ricorda in qualche modo il pettirosso. Contrariamente alla femmina il maschio usa tenere le ali leggermente calate, così che una striscia del rosso il groppone è sempre visibile.

I pappagalli che abitualmente si alimentano al suolo (che sono poi la maggioranza), se spaventati, schizzano verso l'alto. Quelli che si nutrono prevalentemente sugli alberi, in caso di pericolo, si tuffano invece dal posto Tullio e partono in linea retta a può seguendo una traiettoria appena comprata verso l'alto. Ripensando appesi a testa all'ingiù i Loricoli non devono far altro che allentare la presa per trovarsi istantaneamente in volo. Ai tropici i serpenti albori piccoli sono tra i maggiori predatori di uova e pullus e forse sono stati proprio i serpenti, con la loro pressione selettiva, a determinare in questi pappagalli l'abitudine di dormire come pipistrelli. I serpenti usano strisciare lungo la faccia superiore dei rami per catturare gli uccelli che vi sono appollaiati, ma questa tecnica si dimostra forse meno efficace con i Loricoli, pronti a mollare la presa alla minima vibrazione.

Fonte: http://exoticwings.com.br
Fonte: http://exoticwings.com.br

Si potrebbe pensare che l'emissione delle feci, in tale posizione, produca l'insudiciamento del piumaggio, ma ciò non avviene perché l'uccello flette Le zampe, piega il corpo in avanti, solleva la coda e spruzza lontano le feci con una forte contrazione dei muscoli addominali. In cattività, si alimentati in prevalenza con frutta matura e altri cibi molli, i Loricoli devono raramente, ma la è ugualmente necessaria per il bagno, che essi fanno varie volte a settimana. Usano anche esporsi alla pioggia ad ali allargate e a testa all’ingiù e strofinarsi contro il fogliame bagnato.

Sono uccelli molto agili, con tibia e il femore particolarmente sviluppati. Le lunghe e forti zampe permettono ad un individuo sospeso di protendersi in avanti e raggiungere un frutto posto a una certa distanza. Sembra abbiano avvolte qualche difficoltà a rompere la buccia di certi frutti. Quando un primo buco è stato praticato essi vivono il liquido che si forma in superficie, muovendo rapidamente la lingua a stantuffo, come fanno i Lorini. Iniziano poi a scavare, spremendo l'umore zuccherino dai piccoli pezzi di colpa e gettando via col lasciando cadere la parte fibrosa.

I Loricoli hanno un robusto appetito perché il contenuto proteico di questi cibi è generalmente modesto e la percentuale di acqua molto alta. Mangiare è un fatto fortemente contagioso e se un individuo comincia presto tutti gli altri seguono. Con i piccoli semi la parte polverizzata è sprecata e di gran lunga superiore a quella effettivamente assunta. Con i semi più grandi, come ad esempio il girasole, sono soliti comportarsi diversamente. Un seme è raccolto con il becco e trasferito alla zampa tenuta molto in alto. Più che spaccarlo, si può dire che una metà del guscio venga poi strappata via ed il contenuto di contatto. Parti di cibo di maggiori dimensioni vengono occasionalmente bloccate con le dita contro il posatoio per essere più comodamente sbocconcellate. Ciò è più frequente nel L. vernalis che non nel Loricolo a corona blu.

Foto di Jonathan Cheah Weng Kwong
Foto di Jonathan Cheah Weng Kwong

I suoni emessi dal L. galgulus sono piacevoli cinguettii che sembra abbiano lo scopo di mantenere il contatto tra i componenti del gruppo. Un suono leggermente più acuto e il segnale di allarme che determina l’involo dell'intero branco. In cattività, in una voliera affollata, essi si dimostrano piuttosto litigiosi, spesso proiettandosi improvvisamente in avanti per beccare le zampe o anche il capo e il collo del vicino.. Prima di attaccare, un individuo particolarmente aggressivo emetterà un forte suono di gola, ma gli scontri per i propri sono rari perché il trasgressore, a questo segnale, quasi sempre si ritira prontamente. Gli individui che intendono manifestare la loro indisponibilità al conflitto assumono una posizione di riposo, con il piumaggio leggermente gonfio e la testa girata verso la schiena. Ciò che in genere sufficiente perché l'aggressore desista.

Riproduzione. Sembra che i maschi acquistino la livrea adulta con la prima muta, all'età di cinque o sei mesi. Il russo nella gola è il primo a spuntare. Non si sa molto della riproduzione e in natura, tranne che in pochi nidi osservati erano collocati in cavi dall'albero piuttosto ampi, parzialmente riempiti con frammenti di foglie, e che la covata si compone di 3-4 uova. La stagione riproduttiva si estende rive da febbraio ad agosto. Sembra che il maschio divenga sessualmente maturo prima della femmina. Il corteggiamento inizia con movimenti a stantuffo del capo e con rigurgito del contenuto molliccio del gozzo, che viene in genere "masticato" per un po'e quindi nuovamente in India Tito. Il corteggiamento è stato definito da Buckley con il termine di "pavoneggiamento". Il maschio, con le piume rosse della gola e del groppone sollevate e leali calate, cammina rigido impettito su e giù per il portafoglio in posizione quasi verticale. Rapidamente nuove capo a stantuffo e mastica la massa schiumosa rigurgitata emettendo continuamente un lieve "giit, giit". L'ammasso pastoso è proiettato fuori dal becco (come fanno i bambini con una gomma americana) ed offerto alla femmina che lo assume con gli stessi, rapidi movimenti masticatori. Dopo aver alimentato l'accompagna il maschio torna spesso alla mangiatoia e poi di nuovo può mettersi alle calcagna della femmina nel tentativo di convincerla ad accettare una particella di cibo che egli tiene nel becco.

Karl Nielsen, che ha riprodotto sia il L. vernalis che il L. galgulus, afferma che è un accoppiamento può durare, con brevi pause, fino a mezz'ora. Le piume del sopraccoda vengono sollevate, per evidenziare il rosso, e con un piccolo balzo l'accoppiamento ha inizio. Ogni 10 o 12 ondeggiamenti il maschio si sposta sul lato opposto della compagna.

Sia il maschio si era femmina tagliano il materiale da nido nelle forme più diverse. Solo con il tempo questi frammenti finiscono con l'assumere una sagoma più regolare, a "C" aperta. La quantità di materiale prodotto dal maschio e più o meno simile a quello prodotto dalla femmina, ma solo quest'ultima sembra provveda a trasportarlo al nido inserendolo tra le piume della gola o del petto, secondo Buckley, e tra "penne della coda" (o sopraccoda?) secondo Catherine Tyler (1975) e Nørgaard-Olesen. Poiché tutto il piumaggio viene sollevato quando la femmina gira il capo all'indietro per inserire il materiale, è probabile che questo finisca anche in altri punti delle piume di contorno.

La covata può variare da 3 a 5 uova, ma 4 sembra il numero più frequente. Essi sono relativamente piccole, misurando in media 18 per 15,5 mm. L'incubazione avrebbe una durata di 20 giorni. I pullus sono nudi alla nascita (o hanno un accenno di piumino ?) ed aprono gli occhi ta circa 17 giorni. A 27 giorni le barbe cominciano a spuntare dalle cannule e il nido è abbandonato a circa cinque settimane.

Storia in cattività. Il L. galgulus è frequentemente importato. È stato riprodotto per la prima volta in Germania, nel 1907, dalla signora Jenny Prowè ella ci dice che in febbraio la femmina cominciò a trasportare strisce di corteccia nel nido. L'incubazione inizio del giorno 16 dello stesso mese. Un piccolo nacque il 9 marzo per morire tre giorni dopo. Una nuova deposizione ebbe luogo e la cova sarebbe cominciata il 4 aprile. Tre piccoli nacquero rispettivamente il 21,204.27. Sfortunatamente la femmina morì quando il trullo s'avevano quattro settimane. Il maschio seguitò a imbeccarli in maniera irregolare e smise del tutto all'inizio della quinta settimana. Due piccoli furono trovati morti ed il terzo non sopravvisse, malgrado un tentativo di allevamento umano.

Il primo risultato moderno è probabilmente quello verificatosi allo zoo di San Diego, in California, nel 1966. Due anni dopo Nørgaard-Olesen, l'autorità in fatto di Tangare in cattività, riprodusse questa specie in una voliera esterna. Una femmina, tra quelle nate, pare abbia edificato l'anno successivo in una grande voliera ricca di vegetazione. Con certezza essa si riprodusse nel 1979,2 anni, unita ad un maschio più vecchio, non già in una cassetta ma sul terreno, al riparo di ciuffi d'erba sottile.

Nel 1974 la Sig.ra Catherine Tyler (New Jersey) riprodusse questa specie in una gabbia di 60 cm di lunghezza per 30 di profondità per 50 di altezza. La Sig.ra Tyler allevo artificialmente l'unico pullus dalle età di tre giorni, avendolo trovato freddo e apparentemente trascurato dai genitori. La coppia nidificò ancora, e questa volta portò con successo a maturità di tre nati. In Inghilterra, nel 1977, dalla signora G. H. Horridge allevò due piccoli. Vi fu una prima covata (positiva) in giugno, ed un'altra (negativa) in settembre.

Mutazioni. Nessuna mutazione è stata fino ad oggi riportata. Certamente un L. galgulus lutino, con corpo giallo e gola e groppone rossi, sarebbe un vero spettacolo.

Ibridi. Loricolo a corona blu X Loricolo di Ceylon (Bloom, 1960). Loricolo a corona blu X Loricolo veronale (Eade 1977).

-PREVISIONI  METEO-
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